07 Nov

Bambini e Cani

Crescere tra gli animali è una ricchezza. Avvicinarsi al loro mondo, aiuta i bambini a riflettere, ad essere pazienti, calmi e concentrati.

Degli animali ci parlano fin da piccoli; impariamo l’alfabeto con i nomi degli animali, molti modi di dire si rifanno agli esempi che la natura ci dà: “furbo come una volpe”…È davvero importante che ogni bambino abbia la possibilità di conoscere il mondo attraverso l’esempio che la natura ci dà.

È vero anche però che i bambini, soprattutto quelli molto piccoli, non hanno ancora le capacità di interpretare la comunicazione di un animale così diverso da lui. In molti comportamenti, ci somigliamo, in altri, no.

Capita ad esempio che un bambino che prenda un oggetto e non voglia ridarlo, lo stringa al petto e si giri di spalle rispetto a noi; questo comportamento è molto simile a ciò che potrebbe mettere in atto un cane con una risorsa che vuole proteggere.

Fatto sta, però, che ci sono moltissime cose che noi umani non abbiamo in comune con i cani, ad esempio l’abbraccio. Questo è il primo fraintendimento che viene a crearsi tra uomo e cane. Per noi è un gesto di affetto, per il cane è una morsa dentro cui dover restare impotenti e che lo mette estremamente a disagio. Con il tempo, molti soggetti Imparano a capire che il gesto in sé non è pericoloso e lo “sopportano”, ma è comunque un comportamento da evitare, soprattutto con cani sconosciuti.

Perciò come fare ad evitare che un bambino, senza volere, spaventi o faccia del male ad un cane? È fondamentale non lasciare cani e bambini mai soli. Anche quando il cane in questione è ben socializzato e fa parte della famiglia da sempre, non è corretto lasciarlo “in balia” delle iniziative di un bimbo, molto spesso errate.

Un bambino può essere invadente, mentre il cane necessita di spazio per comunicare. Un bambino può toccare il cane in posti in cui il contatto non è gradito: coda, zampe, zona genitale, occhi. Anche il cane può, semplicemente muovendosi, far cadere un bambino. Può saltargli addosso ferendolo con le unghie. Quando inseriamo un cane in famiglia, oppure quando nasce un bimbo in una famiglia in cui un cane è già presente, è buona norma rivolgersi ad un educatore cinofilo, che possa aiutarvi nella gestione del nuovo gruppo familiare.

Il cane non è un giocattolo. Non può essere adottato perché faccia semplicemente compagnia ad un bambino. Il cane ha delle necessità che, se non ascoltate, lo rendono meno paziente, nervoso, infelice. Un soggetto del genere ha maggiore reattività rispetto a comportamenti che ritiene sgradevoli.

Suggeriamo a tutti di essere sempre presenti durante le interazioni tra bambini e cani, ma soprattutto di insegnare ai piccoli il rispetto per la diversità, per lo spazio, per i tempi di cui necessita un cane.

Osservare un cane è una esperienza di grande insegnamento. Chiunque abbia avuto la fortuna di crescere con un cane non lo dimenticherà mai. Facciamo in modo che anche il cane che vive con noi possa essere sempre felice e grato per la famiglia che gli è stata donata.

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