Il gioco è apprendimento, in pedagogia umana come in cinofilia.
Attraverso il gioco, la mamma prima ed i componenti del branco poi, insegnano ai cuccioli le regole sociali, oltre ovviamente a trarre da queste attività appagamento e relax.
È per questo che è fondamentale saper giocare con il proprio cane, in maniera corretta. E soprattutto è importante capire quali giochi siano graditi al proprio cane, in cosa si senta bravo o di cosa ha bisogno per crescere in modo equilibrato. il gioco è apprendimento, sì, ma anche svago, collaborazione, stimolazione…
I problem solving, o giochi di attivazione mentale, sono valide alternative ai giochi classici che siamo portati a proporre e che prevedono generalmente l’utilizzo esclusivo della cinestesi.
Il problem solving invece è uno scacco per il cane, da proporre in linea con l’età e le capacità solutive già acquisite, che possa essere risolto con soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo (un oggetto o un premio alimentare). Il problem solving dà modo al cane di imparare ad utilizzare con competenza le zampe, il muso, la bocca, e soprattutto lo aiuta ad abbassare l’attivazione emozionale in funzione di una più adatta concentrazione.
Attraverso il problem solving il cane lavora sull’autostima, sulla memoria, sulle emozioni, sulla collaborazione con il proprietario; insomma è un’attività importante per tutti.
Frequently Asked Questions
Le principali domande che ci pongono i clienti
Ogni gioco deve avere lo scopo di insegnare qualcosa in modo piacevole. Pertanto vanno proposti giochi o problem solving che il cane è in grado di comprendere, per età o livello di esperienza.
La nostra tendenza è quella di insegnare ad utilizzare materiali di riciclo o utilizzare ciò che si ha già.
Il mio cane prende la palla ma la porta sulla cuccia e non mi consente di toccarla, in cosa sbaglio?
Attraverso il gioco ogni cane esprime le proprie motivazioni. In questo caso, valutato il soggetto, si lavorerà sulle motivazioni collaborative ed in primis sulla fiducia nella coppia.