LA ZOOANTROPOLOGIA è la scienza che studia il rapporto tra uomo e animale sotto il profilo “relazionale”: l’animale non è più un “oggetto da utilizzare” bensì un “soggetto da coinvolgere”.
Osservare la natura è il miglior modo per trascorrere il tempo: ci si diverte e nello stesso tempo ci si arricchisce sotto tanti punti di vista.
L’universo vivente è pieno di stimoli e tante sono le cose che si possono imparare passando un po’ di ore a contatto con la natura. Mondi alieni, colmi di differenze, distanti dalle nostre prospettive, come quello degli insetti, eppure così vicini alla nostra realtà quotidiana: forme, colori, suoni, odori, disegni, comportamenti.
Vedere come in natura vengono affrontati e risolti problemi classici del nutrirsi, costruirsi un riparo, nascondersi, superare gli imprevisti, risolvere un problema nuovo, etc, è importante perché arricchisce la nostra mente di nuove soluzioni.
Tuttavia guardare gli animali è utile anche per capire di più di noi stessi, per interpretare meglio i fenomeni naturali, per arricchire la fantasia, per immaginare nuovi modi di vivere.
L’uomo ha osservato gli animali fin dall’antichità, raffigurandoli nelle
grotte, facendoli diventare divinità e numi, trasformandoli in figure
mitologiche come centauri, sfingi, sirene…Conosciamo il mondo attraverso l’alfabeto animale: le costellazioni hanno preso il loro nome, come città, fiumi, monti ma in breve sono diventati l’esempio più diretto comprensibile per illustrare le disposizioni della persona. Diciamo infatti “dormire come un ghiro”, “furbo come una volpe”, “laborioso come un’ape” e così via.
E’ allora d’obbligo porsi una domanda: che tipo di rapporto abbiamo con gli animali? Se è vero che fin da piccoli gli animali rappresentano forti stimoli per la nostra curiosità, è altrettanto vero che spesso gli adulti trasmettono ai bambini alcune delle loro paure e pregiudizi. Se la mamma ha paura degli insetti, rabbrividisce alla sola vista di un ragno o di un topolino, purtroppo queste esperienze vengono acquisite immediatamente e da adulti soffriremo delle stesse paure. Allo stesso modo gli adulti insegnano che il lupo è cattivo, che il gatto nero porta sfortuna, precludendoci la possibilità di conoscere veramente le loro caratteristiche.
Paura, ribrezzo, intolleranza: ecco alcuni tristi risultati di una cattiva educazione che ci ha tolto il piacere di un rapporto sereno con gli animali.
Ecco che qui entra la Zooantropologia Didattica, come risorsa e possibilità di apertura verso un mondo immenso di conoscenza, che negli anni, abbiamo purtroppo allontanato.
IL PROGETTO DI ZOOANTROPOLOGIA INDIVIDUA DUE OBIETTIVI FONDAMENTALI:
1) EDUCARE IL BAMBINO ALLA RELAZIONE CON L’ANIMALE
Questo obiettivo si propone di offrire al bambino un campo esperienziale ricco, che possa mostrargli l’ambiente in cui si muove, potenziare il suo comportamento riflessivo, favorire le capacità di autocontrollo; strutturare laboratori che mirino a dargli una base affettiva sicura e a fargli conoscere il mondo animale.
2) EDUCARE IL BAMBINO ATTRAVERSO LA RELAZIONE CON L’ANIMALE
Questo obiettivo ha lo scopo di insegnare al bambino la comunicazione paraverbale (mimica, gestuale, inflessione della voce, fuidità e ritmicità della comunicazione), strumento fondamentale per la comunicazione con l’animale.
I progetti di Zooantropologia Didattica si pongono infatti l’obiettivo di lavorare sul gruppo classe, mediante l’esempio e la relazione con l’animale.
Attraverso attività didattiche di diversi tipi, teatrali, cartellonistiche, laboratoriali, i bambini affrontano le tematiche centrali proposte dalle insegnanti, lavorando e risolvendo tutti insieme le loro piccole e grandi difficoltà, come fanno gli animali o spinti al loro esempio e dal loro coraggio.